La Stazione di Gelsibachicoltura

Nel 1924 la stazione fu trasferita nel nuovo sobborgo di
Brusegana, dove si trova tutt'ora, nonostante l'espansione della città intorno a essa. Nel 1961 la Stazione di Gelsibachicoltura fu intitolata al suo fondatore Verson, per celebrare il suo contributo, in particolare l'avvio dei corsi di gelsibachicoltura che formarono più di 1.200 studenti. Nel trasferirsi da Gorizia a Padova, la famiglia Verson acquistò una villa in uno stato di semi-abbandono, che era stata svuotata degli arredi e delle decorazioni dagli eredi dell'ultimo proprietario, l'abate Giuseppe Barbieri (1774-1852), che tanto lustro aveva dato alla villa durante gli anni della sua residenza a Torreglia grazie alla sua attività letteraria. Proprio nell'ambito delle attività di ricerca storica e recupero del patrimonio culturale locale legato alla gelsibachicoltura, è stato possibile risalire agli eredi di Enrico Verson, che risiedono ancora nella villa omonima.

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La villa di Torreglia

La famiglia ha continuato l'opera di restauro e conservazione dell'edificio e del terreno circostante, avviata dal patriarca, preservando intatta la struttura interna e l'aspetto esterno. Di recente si è tenuto un incontro tra gli eredi della famiglia e l'attuale responsabile del Laboratorio di Bachicoltura di Padova presso la villa di Torreglia e successivamente nel sito di Brusegana. Sono state preziose occasioni per confrontare ricordi culturali e personali. Nella villa è infatti presente una biblioteca dove viene conservata la corrispondenza privata del prof. Verson, intrattenuta in particolare con il figlio, Saverio Verson, che studiava Medicina all'Università di Pavia.
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L'idea è quella di costruire un itinerario dei luoghi di Verson; infatti, l'ex Stazione Reale Sperimentale di Gelsibachicoltura può essere visitata nella sua sezione del Museo Esapolis, dove sono raccolti gli archivi contenenti gli scritti di Verson, la biblioteca storica, le collezioni della seta e gli strumenti scientifici. Dagli scritti emerge tutto il genio, la passione e la fede nella ricerca di un uomo dal carattere forte, tenace e diretto. Dai manoscritti si evince la dedizione assoluta al suo lavoro, l'impegno costante nella divulgazione delle conoscenze e delle scoperte scientifiche, le relazioni internazionali con studiosi di tutto il mondo, che sono parte della ricerca storica condotta come riferimento del progetto Aracne.

I tour della villa su richiesta

La famiglia Verson consente visite alla villa di Torreglia su richiesta: un ampio parco racchiude diversi alberi secolari e vari vigneti, che si estendono su gran parte del pendio a nord del colle Mira. La passeggiata in questo luogo dominato dalla tranquillità e dal paesaggio collinare conduce a un giardino all'italiana caratterizzato da due piccoli labirinti di bosso e una raffinata collezione di rose inglesi. A dominare il paesaggio c'è l'antico gelso probabilmente piantato dal prof. Verson. Eventi culturali sono spesso organizzati nella villa e aperti al pubblico. Il palazzo in Prato della Valle, residenza di Verson, potrebbe essere visitato in occasioni speciali, e, almeno nella parte del giardino, mantiene un antico fascino. In occasione di una visita al Laboratorio di Bachicoltura, la signora Maria Elisabetta Verson ha concesso un'intervista, estratti della quale sono presentati nel seguente video.
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